Ergebnis Anbieter "Audible Studios" in Romanbiografien

Quante volte si può scomparire? O quante volte si può tornare a esistere prima di essere veramente scomparsi al mondo fisico? Il protagonista di questo romanzo ci parla da un dopo morte (una morte accidentale) che ha ancora legami con la vita.

C'è, in queste nove storie di infanzie, adolescenze e giovinezze, tutta l'abilità di Francesco Piccolo di soffermarsi su quei dettagli e sorprese della vita che afferrano però il senso della vita: una frase ricorrente della mamma; un saluto sempre uguale; le caramelle di un tempo che erano un colorante unico; la convinzione tutta meridionale che non piove mai e gli ombrelli non servono.

"Chiedi una canzone, New York! E se Louie non è capace di suonarla, chiudiamo la baracca e ce ne torniamo a casa! Hai trenta minuti per tirare su il telefono e chiamare Louie l'Infallibile!": questa la sfida che tiene l'America dell'età del jazz avvinta al celebre programma radiofonico "Louie l'Infallibile". Ma cosa c'è nel cuore della sua stella, Louie Palmer, un giovane pianista italoamericano in grado di suonare a memoria qualsiasi canzone gli venga richiesta? Il suo talento è davvero invincibile?

Chi c'è dietro la maschera di Anne Sexton, la poetessa bellissima e dannata, straordinaria figura letteraria del Novecento? Come superarne lo stereotipo di donna volubile, egoista, dolce, furiosa ed erotica, per arrivare al nocciolo della sua identità e ricostruire la complessità di una vita così estrema e contraddittoria? Attraverso sottrazioni e tentativi, costeggiando nel romanzo una nuova forma di verità.

Scritto nel 1953, "Plexus" è la seconda parte del trittico "La Crocifissione rosea", un'opera scritta da Miller negli anni che vanno dal 1949 al 1960. In questa opera autobiografica Miller racconta gli anni del suo soggiorno newyorkese e del suo incontro con la sua seconda futura moglie (nel romanzo tratteggiata con il nome di Mona). Tema costante nell'audiolibro è la vocazione artistica del giovane scrittore, che da Mona viene incoraggiato con forza a scrivere, inducendolo a rifiutare ogni impiego fisso.

1970, in una villa sul lago di Como la vedova Falconi amministra una residenza di vacanza frequentata da potenti, generali, magistrati, grandi avvocati. Come in un moderno Decameron, tra vini d'annata e chiacchiere, la compagnia affronta ogni sera, a turno, un diverso argomento. Il protagonista - dietro i cui tratti ammicca l'ombra dell'autore - ascolta e divertito racconta, intrecciando ricordi personali e vita pubblica, temi scottanti e goliardia.

La storia di un'amicizia e di una passione. L'amicizia è quella fra due scrittrici, una già affermata e idolatrata dal pubblico e l'altra geniale ma esordiente all'inizio della narrazione: Amélie Nothomb e Pétronille Fanto. Il racconto scandisce i momenti più bizzarri di questo inusuale legame che prende forma e consistenza fra libri, librerie, letteratura e indimenticabili bevute. A unire le due donne infatti, oltre alla scrittura, c'è anche la comune passione per lo champagne.

L'infanzia, più che un tempo, è uno spazio. E infatti dall'infanzia si esce e, quando si è fortunati, ci si torna. Così avviene al protagonista di questo libro: un bimbo che a quattro anni perde l'uso del linguaggio, da un giorno all'altro, alla nascita della sorella. Da quel momento il suo destino cambia, le parole si fanno nemiche, anche se poi, con il passare degli anni, diventeranno i mattoni con cui costruirà la propria identità. "Breve storia del mio silenzio" è il romanzo di un'infanzia vissuta tra giocattoli e macchine da scrivere.

"Era l’anno in cui sarebbe dovuto finire il mondo. L’anno in cui si sentì spesso dire: "Non siamo la Grecia". Infatti, non siamo la Grecia. Per questo ne abbiamo bisogno." Una taverna invisibile dalla strada: dentro, pochi tavoli, luci basse, fumo e bicchieri di retsina sempre vuoti. Suoni di risate, confidenze, insulti a mezza bocca. Poi tutto tace. Una melodia sale nell’attesa come una malattia, sospinta da un martellare di chitarre e buzuki, e una voce si leva infine sopra a tutto: è il rebetiko, il blues dei greci; colonna sonora di una nazione, lato di brace della vita.

Obra surpreendente com as vivências do multiartista e xamã João Irineu França Neto, indígena do Nordeste do Brasil; um audiolivro que pode (e deve) ser ouvido como um romance de auto-ficção. Nele, o autor explora temas como o amor e a sua natureza; vida e morte; a arte; e a natureza em si, sempre com uma reflexão importante sobre a preservação das culturas tradicionais do país, mas também sobre a preservação de todo o planeta.

"Quan ets menuda, no t’imagines que res pot anar malament. Lo futur és un bufet lliure infinit, és tot teu, és inabastable, és etern, i morir-te et passarà, però en una altra vida. Hi ha gent que ja ho sap, que ho té fotut, perquè han tingut la mala sort d’haver nascut en un país en guerra o un entorn desfavorable. En este món de merda per desgràcia en tenim milions i milions i milions d’exemples, de xiquets amb un futur complicat. Però no era el meu cas. Jo donava per feta la vida fàcil. La felicitat, potser. Sí, donava la felicitat per segura. A mi, la vida m’aniria de cara."

Il protagonista, Gregory Reeves, è un gringo che incarna molti dei difetti e delle virtù della nostra società degli ultimi cinquant'anni. La vicenda si svolge in un arco di tempo che va dalla bomba su Hiroshima fino ai giorni nostri, passando attraverso le contestazioni del '68 e la guerra in Vietnam. L'autrice affronta i sentimenti dell'emarginazione sociale e del razzismo, la politica, i contrasti tra opulenza e miseria, l'evoluzione del concetto di famiglia, l'incessante ricerca di amore e di equilibrio interiore.

No ritmo das pedaladas de uma bicicleta, a estrada passa sob os pés do protagonista André, enquanto este percorre o sul do Brasil, o Uruguai, a Argentina, até chegar a Sucre, na Bolívia, cidade onde desaparece. Através de seu diário, enviado ao amigo Jean pouco depois da última nota, é que temos acesso aos lugares onde passou, as pessoas com quem conviveu e os fantasmas que o perseguiram durante a jornada.

L’histoire d’Hélène Hannemann qui, grâce à son héroïsme, a rendu sa dignité à tout son village. Ce roman est inspiré de la véritable histoire d’une courageuse infirmière allemande chargée de prendre soin des prisonniers les plus jeunes d’Auschwitz. Berceuse d’Auschwitz rend hommage à Hélène Hannemann, une femme qui a tout sacrifié pour sa famille et farouchement lutté pour les enfants qu’elle espérait sauver. Par une matinée ordinaire de 1943, Hélène Hannemann prépare ses cinq enfants pour le jour où la police allemande débarquera chez elle.

Sicilia, 1989. In vacanza a Taormina nello svogliato tentativo di salvare la sua relazione con la giovane e forse troppo solare Marta, Alberto, talent scout e agente di spettacolo, vede in tivù Elmo X, il più sovversivo stand-up comedian della storia italiana, ardere in un rogo sulla spiaggia di Riccione.

Alla disperata ricerca di qualcuno che ascolti la sua storia, Karim Mensy, un rifugiato iracheno prende in ostaggio la funzionaria dell’Autorità per l’immigrazione che gli ha revocato il permesso di soggiorno. Dopo un interminabile barcamenarsi nel tentativo di ottenere lo status di rifugiato, infatti gli è stato appena comunicato che sarà rimpatriato, in quello stesso Iraq da cui è scappato, questo perché (ritengono le autorità tedesche) con la caduta di Saddam ormai il suo è un paese sicuro.

Questa è una storia fatta di chili: la storia di Palma, che cresce in una normalissima famiglia disfunzionale, tra una madre volubile, un padre lontano e una sorella fin troppo perfetta. Palma mangia, e nel suo turbolento percorso di formazione, in cui scorrono trent’anni di Roma e d’Italia, trova in un videogioco la via d’uscita dall’incubo delle relazioni, del giudizio, del peso. Attraverso il gioco scopre le chatroom: lì conosce Angelo, un ragazzo con la passione per le donne grasse, con cui inizia una storia vera e al quale ha il coraggio e la gioia di mostrarsi per come è.

"Questo miraggio delle partite o delle vite senza sbagli: no, Miša si teneva volentieri il fallimento. Si teneva la vulnerabilità e lo scompiglio. Tanto valeva ubriacarsi o combinare pasticci, ma rispettare sempre la dignità del singolo essere umano. Meglio giocare, giocare per la pura festa di giocare, fino a che giorno e notte non perdano di senso: giocare con la devozione e la letizia dei ragazzini che strillano e non vogliono tornare a casa a fare i compiti o lavarsi - le stupide incombenze del mondo reale".

Benito Juárez fue siempre una figura controvertida, mucho más compleja de lo que ambas visiones dejan atisbar. Alejado de los extremos en que se sitúan la hagiografía y el pasquín furioso, José Luis Trueba Lara presenta a un político hábil, lleno de claroscuros, amado y temido por igual. En esta novela coral, con la que el autor continúa su exploración narrativa por la historia de México, se asoman las voces de Margarita Maza, Concha Miramón, Porfirio Díaz, Ignacio Zaragoza, la emperatriz Carlota y otros personajes de la época.

La tradición lo condena: fue el fanático que tembló ante las profecías, el traidor que entregó el poder al invasor, el cobarde que sólo mereció la muerte más ignominiosa. ¿Cómo explicar, entonces, que la caída de Moctezuma haya ocurrido en el momento de mayor esplendor del mundo mexica? En esta apasionante novela, José Luis Trueba Lara indaga sobre la vida del controvertido Tlatoani, especialmente en los acontecimientos poco conocidos que precedieron a la conquista.