Morte: la grande finzione
Il tabù di cui nessuno parla e tutti subiscono
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Gesprochen von:
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Mirko Marchetti
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Laura Righi
Über diesen Titel
Collana: Passaggi di vita
"Lo ripeto, ricordati che sei un essere immortale. Non è ancora una tua esperienza personale e diretta, ma la puoi accettare come ipotesi; non come qualcosa in cui credere, ma come un'ipotesi da sperimentare. Non voglio che si accetti qualcosa da me come un credo. Poiché conosco la verità, posso dirti: “È solo un esperimento, un'ipotesi temporanea”, perché sono sicuro, al cento per cento, che se inizi a sperimentare per conto tuo, direttamente, quell'ipotesi diventerà esperienza personale; non un credo, non una fede, ma una certezza. E solo le certezze possono salvarti. Credere sarebbe come affrontare un mare in tempesta con una barchetta di carta. Non si dovrebbe pensare di attraversare l'oceano dell'esistenza su una barchetta di carta. Hai bisogno di una certezza... di una verità che hai sperimentato. In questo caso, attraversare l'oceano sconosciuto e inesplorato diventa una gioia, è un'avventura eccitante e ricca di momenti di estasi." Osho.
In questo libro, in particolare, risulta evidente che Osho condivide la sua visione per sollecitare un processo di coscienza. Infatti, di fronte alla morte, forse l'ultimo tabù che il genere umano condivide, si può solo avere il coraggio di un confronto diretto, libero da stereotipi, pregiudizi e dai tanti rituali che tendono a esorcizzarla.
Tutti i capitoli sono soglie che si aprono, se li si avvicina intenzionati a fare esperienza di ciò che viene sollecitato. E a tal proposito, nel testo vengono suggerite alcune strategie meditative.
Per giungere alle comprensioni qui condivise, Osho ha realizzato qualcosa dell'eterno; pertanto, la sua funzione è ricordare che la vita è qualcos'altro, rispetto alle comuni abitudini quotidiane; e la si può percepire, se ci si connette con la propria intima essenza... e da lì la osserviamo.
Nella premessa, Osho chiarisce la necessità di un ascolto reale, ricordando la necessità di silenzio, serenità e quiete; e l'importanza che “dietro le orecchie ci sia il cuore, non la mente; perché è la mente che ti rende sordo, anche se non lo sei. Infatti, la mente è un'inguaribile chiacchierona!”
L'antologia include anche prospettive che permettono di esercitarsi nell'“Arte di vivere”, l'unico modo – dice Osho – per apprendere l'“Arte di morire in quanto presenza consapevole”.
Con un ritmo leggero, tra una barzelletta e un racconto edificante, Osho sollecita il risveglio della consapevolezza, lo strumento principe se si vuole spezzare il sonno della coscienza. In questo modo, sarà possibile evitare che la morte diventi “un diploma in inconsapevolezza. Infatti, se per tutta la vita hai imparato come essere inconsapevole, a quel punto la tua educazione è completa... per cui cadi in coma!”
Oggi che la danza della morte incombe su di noi come non mai, spetta a ciascuno operare in modo da “entrare nella morte a occhi aperti”.
La proprietà intellettuale di quest'opera è un copyright di OSHO International Foundation.
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